L’Ancl di Padova fa un altro passo avanti: il corso con SDA Bocconi

Tra aprile e maggio 2012 un’aula al completo di venticinque Consulenti del Lavoro, di cui alcuni provenienti anche dalle province vicine, ha seguito il corso “Organizzazione e gestione del personale nelle piccole imprese”, organizzato dall’ANCL U.P. di Padova in collaborazione con SDABocconi, presso la sede di Eurointerim servizi spa.

A corso concluso abbiamo intervistato tre colleghi: Fabrizio Goldin, Francesca Michieli e Paolo Vianello.

D: Fabrizio, sei tornato sui banchi di scuola?

R: “Gli esami non finiscono mai” : aveva proprio ragione Eduardo de Filippo quando scrisse la sua famosa commedia.

Se ne sono certamente accorti un gruppo di colleghi Consulenti del Lavoro che hanno frequentato il Corso di “Organizzazione e gestione del personale nelle PMI” promosso dall’Ancl di Padova in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano e con Eurointerim Servizi e articolatosi in quattro giornate di lavoro tra aprile e maggio.

Se ne sono accorti perché, dopo essersi calati in realtà troppo spesso sconosciute o che non hanno l’onore delle prime pagine, a tutti è apparso chiaro che la nostra professione oggi richiede di affiancare alle competenze “di rito” anche il coraggio di innovare, rischiando di intraprendere strade nuove e probabilmente più impegnative, proprio come le storie di quegli imprenditori che hanno saputo affrontare le difficoltà quotidiane “…..smettendo di stare pancia a terra e decidendo di alzare gli occhi per guardare lontano” come ha efficacemente sintetizzato la Prof.ssa Marina Puricelli durante uno dei suoi interventi, interventi che, unitamente a quelli del Prof. Paolo Preti, sono stati una continua misura del nostro impegno.

E proprio come una volta sui banchi di scuola, queste quattro giornate si sono rivelate, per i partecipanti, una scommessa dentro la quale non abbiamo vinto nulla di tangibile, ma che ci hanno dato la possibilità di recuperare, per libera scelta, la parte migliore della nostra professione: la consapevolezza di dover essere attori e non semplici comparse per tutte quelle aziende che – anche in tempi così duri – non hanno rinunciato a credere in questa nostra squassata Italia”.

D: Francesca, pensi siano state utili queste giornate?

R: “Il corso Sda Bocconi appena concluso ha sicuramente catturato il mio interesse prima ancora di iniziare le lezioni vere e proprie. Mi spiego meglio: il lavoro quotidiano ci mostra molti esempi di come vengono gestite le risorse umane nelle aziende, a volte gli imprenditori chiedono aiuto ai loro consulenti, altre volte fanno a modo loro, ma essere in grado di indirizzarli verso una ragionata gestione del personale fa la differenza tra un consulente del lavoro e un bravo professionista. Quindi l’idea di parlare di questo con degli esperti mi elettrizzava. Nutrivo molte speranze e ad oggi, senza dubbio, posso dire che le aspettative sono state soddisfatte.

I concetti appresi in aula ci hanno fornito una nuova prospettiva, uno strumento per capire meglio le aziende dei nostri clienti e quindi essere in grado di offrire loro delle alternative.

Dopo tutte queste considerazioni positive non posso fare altro che consigliare a qualsiasi collega un corso del genere, ancora di più in un momento difficile come questo. Perché prima o poi questa crisi finirà, ma sarà tutto nuovo, ed è meglio se ci prepariamo ora”.

 

D: Paolo, pensi sia utile per l’applicazione quotidiana questo corso?

R: “Il corso è il vero corso formativo e non di apprendimento tecnico, come quelli ai quali siamo abituati a partecipare. Si applicano le nuove normative fiscali e del lavoro e basta. L’utilità è data proprio dalla formazione personale e non solo professionale.

Il corso è sicuramente utile per la nostra professione e l’applicazione quotidiana di quanto appreso nei vari contati professionali e verso le nostre aziende. Ovviamente sarebbero utile seminari brevi di approfondimento per farci conoscere un metodo di approccio oltre che di conoscenza; le nostre aziende, credo, non sono così strutturate, mentalmente.

Questa dovrebbe essere la formazione obbligatoria per un consulente e in subordine quella tecnica che già facciamo per ovvie necessità professionali. O meglio deve essere parte integrante della formazione del professionista prima uomo che tecnico. Il Consulente del Lavoro oltre che essere tecnico del lavoro viene a contatto con il datore di Lavoro in crisi, ma anche con i lavoratori in difficoltà. E questi lavoratori a volte perdono il lavoro per i ragionamenti che non facciamo con i nostri clienti: un lato umano non trascurabile. Bene quindi una formazione di struttura ma anche diversa.

Lo consiglierei a tutti sicuramente”.

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Ringraziamo i tre colleghi per il loro contributo. Prossimamente pubblicheremo i risultati di un sondaggio tra i partecipanti al corso.

 

Commissione Comunicazione Immagine e Sviluppo dell’Ancl