Commissione INPS 22/10/2010

Mercoledì 22 settembre 2010 si è riunita la Commissione ANCL – Ordine per i rapporti con l’INPS di Padova presso la sede dell’Istituto.

Presenti:

  • Per l’INPS: il Direttore Dott.ssa Marinella Cavallari, il Vice Direttore Dott.ssa Giuliana Ballarin, la Dott.ssa Anna Maria Bollettin (area autonomi), il Dott.  Franco Taschetti (area autonomi), la Dott.ssa Linda Cupaiolo (area prestazioni), la Dott.ssa Cristina Bruni (area aziende);
  • Per la Commissione ANCL – Ordine: il Presidente dell’ANCL Rag. Giovanni B. Braggion, il Presidente dell’Ordine Rag. Stefano Dalla Mutta, la Coordinatrice della Commissione Rag. Paola Diana Onder, la Rag. Paola Cogo, il Dott. Leonardo Benfatto e la Dott.ssa Lisa Alborno.

Ordine del Giorno:

  1. Uso Pec;
  2. Voucher lavoro accessorio;
  3. Contatti con l’istituto;
  4. procedura CIGO;
  5. procedura Comunica;
  6. Varie ed eventuali.

Dopo i saluti istituzionali del Direttore INPS e dei Presidenti ANCL e Ordine si passa alla trattazione dei temi oggetto dell’incontro.

I punto all’ordine del giorno – Pec

La Coordinatrice Rag. Onder evidenzia che alcuni CDL lamentano mancate risposte alle PEC inviate.

La Dott.ssa Cavallari precisa che la Pec è paragonabile alla raccomandata e, pertanto, deve essere utilizzata solo per casi particolarmente importanti mentre, per le pratiche di routine, i CDL dispongono dei canali comunicativi di cui al Protocollo d’intesa del 25/06/2007 e successiva integrazione del 10/03/2010. Inoltre, poiché la PEC viene letta solo dalla stessa dottoressa è inevitabile che un utilizzo massiccio ed indiscriminato di tale strumento generi problemi in fase di risposta. Il Direttore ricorda, infine, che la Pec deve essere inoltrata da una casella di posta PEC ad altra casella Pec altrimenti il sistema informatico non consente la risposta.

Anticipando il III punto dell’ordine del giorno – Contatti con l’Istituto la Coordinatrice ed il Presidente ANCL ritengono che l’uso improprio della Pec possa essere la conseguenza alla difficoltà di comunicazione attraverso i consueti canali (accessi di persona, telefono, e-mail tradizionale).

Il Direttore dell’INPS riconosce l’esistenza di un’effettiva difficoltà di comunicazione giustificata da un’ enorme quantità di richieste che Padova sopporta – a parità di utenza –  rispetto alle altre Province. Ribadisce, comunque, la necessità che i CDL utilizzino le e-mail aziende.padova@inps.it e autonomi.padova@inps.it per le pratiche afferenti a queste aree particolarmente sensibili.

Il presidente Braggion, al fine di agevolare i funzionari INPS, suggerisce che le e-mail dei CDL afferenti specifici quesiti contengano, alla stregua di quanto avviene per gli interpelli, anche la soluzione proposta.

Il Direttore dell’INPS si dichiara favorevole al suggerimento aggiungendo che, in caso di mancata o insoddisfacente risposta, il Cdl si potrà rivolgere direttamente al Dirigente dell’area interessata.

Interviene la Dott.ssa Bruni chiedendo che nell’oggetto della mail siano indicate matricola e sintesi dell’argomento per un veloce e corretto inoltro del caso / quesito al funzionario competente.

II punto dell’ordine del giorno – Voucher

La Rag. Cogo espone la difficoltà di reperire presso l’INPS tagli da 20 € e afferma che rivolgersi ai tabaccai di Padova, come suggerito dall’Istituto, risulta dispendioso dal punto di vista  procedurale, così che le aziende preferiscono altre soluzioni. Inoltre, nel caso di assunzione urgente di lavoratori, la procedura per la richiesta dei voucher non è praticabile.

Il Dr. Taschetti conferma che l’INPS di Padova è sprovvisto di tagli da 20 € ormai da mesi e che Roma non li fornisce più; non conosce la motivazione ma si informerà. Per quanto riguarda la procedura, afferma che per l’azienda è sufficiente inviare un fax coi nomi dei lavoratori per essere in regola, mentre il ritiro dei voucher può avvenire anche successivamente.

La Rag. Onder ritiene necessario che la sede INPS di Padova evidenzi a chi di competenza che il taglio da 20 € è il più richiesto e che, comunque, tale strumento necessita di tempo per poter essere migliorato.

IV punto dell’ordine del giorno – CIGO

La Dott.ssa Alborno espone la difficoltà della compilazione della domanda on line, soprattutto in edilizia e per i lavoratori part time. Molti CDL si lamentano di dover compilare tante domande quanti sono i diversi orari dei lavoratori part time, per cui la redazione diventa molto più lunga e macchinosa, e richiede intere giornate mentre prima erano sufficienti poche ore. Inoltre il manuale a supporto di questa nuova procedura non è esaustivo e non aiuta chi deve utilizzarlo. Per gli eventi meteo il programma richiede obbligatoriamente l’altitudine del cantiere costringendo i CDL e le aziende ad una difficoltosa ricerca. La Dott.ssa Alborno chiede, pertanto, di semplificare il programma relativamente al problema connesso agli orari dei lavoratori part time, di integrare il manuale operativo e che l’altitudine diventi un dato facoltativo.

La Dott.ssa Cupaiolo chiede di raccogliere tutte le segnalazioni di malfunzionamento del sistema e di inviarglieLe, provvederà Lei stessa a trasferirle ai tecnici del software.

La Rag. Onder chiede un’opinione in merito al messaggio interno datato 07/06/2010 che rende obbligatoria  la Dichiarazione di disponibilità non solo per la cigo ordinaria ma anche per quella in edilizia. Oltretutto, vi è il dubbio se tale obbligo valga solo dal 07 giugno o anche per i periodi pregressi: la Coordinatrice informa che vi è uno specifico quesito a livello nazionale.

V punto dell’ordine del giorno – ispezioni in materia di lavoro intermittente

Il Presidente Braggion evidenzia che alcuni ispettori INPS hanno convertito contratti di lavoro a chiamata in contratti a tempo pieno ed indeterminato, recuperando i contributi per l’intero periodo pregresso a causa dell’assenza del documento sulla valutazione dei rischi. Ritenendo infondata l’interpretazione degli ispettori per violazione dei principi di legalità e di sinallagmaticità contrattuale e previdenziale, ed evidenziandone il pesantissimo impatto in un’economia già molto provata per la nota crisi, auspica un immediato intervento della Direzione INPS per far cessare siffatta “fantasiosa” interpretazione.

La Direttrice Cavallari informa che sul punto giace apposito quesito a Roma.

VI punto all’ordine del giorno – ComUnica

La Coordinatrice Onder chiede quale sia l’esperienza dell’Istituto con questa nuova procedura. Inoltre chiede il motivo per cui l’INPS non ponga dei vincoli di accesso a operatori privi dei requisiti di legge in materia lavoristica come invece correttamente fa l’INAIL.

La Dott.ssa Bruni risponde che il programma ComUnica funziona ma i dati delle aziende giungono all’INPS in ritardo rispetto alla reale necessità, poiché vengono recepiti solo dopo che il Registro Imprese ha acquisito la pratica: spesso l’azienda ha già assolto da mesi il versamento degli obblighi contributivi perché lo studio di consulenza ha provveduto ad inoltrare le pratiche anche tramite il vecchio canale. Ribadisce che è necessario, qualora l’azienda non veda l’attribuzione del numero di matricola in tempo per eseguire i versamenti, che lo studio di consulenza proceda come prima dell’avvento di ComUnica.

La dott.ssa Bollettin afferma che non è stato sfruttato abbastanza il periodo previsto dalla norma per la sperimentazione del programma e quindi ci sono malfunzionamenti. Inoltre asserisce che, per quanto riguarda l’area autonomi, è obbligatorio l’uso di ComUnica e StarWeb poiché non vengono accettate pratiche presentate nelle modalità precedenti: per gli artigiani i tempi sono lunghi poiché il Registro Imprese sta elaborando ora le domande inoltrate in aprile.

La Coordinatrice Onder sostiene che il problema sussiste anche perché i CDL non sono riconosciuti dalla CCIAA come intermediari abilitati a trasmettere file in materia di lavoro presso le loro sedi (Dec. 388/2000) e la tempistica fra i vari istituti è diversa.

VII punto dell’ordine del giorno – varie ed eventuali

La Dott.ssa Bollettin chiede di far attenzione al corretto utilizzo della delega F24 a zero in caso di compensazioni di crediti, e la Dott.ssa Bruni chiede di verificare i flussi UNIEMENS poiché alcuni non risultano trasmessi. I casi che si presentano sono tre:

  1. DM10 provvisori: l’importo dichiarato è maggiore di quello calcolato con UNIMENES individuale;
  2. DM10 anomali: l’importo dichiarato è minore di quello calcolato con UNIMENES individuale;
  3. DM10 non generati:  poiché mancano dei dati significativi che non permettono la generazione dei DM10.

Tutto ciò comporta l’ impossibilità di abbinamento dei flussi UNIEMENS con i relativi versamenti eseguiti in F24  e, di conseguenza, il verificarsi di posizioni irregolari delle aziende.

Alle ore 13,00 circa non essendovi null’altro da discutere l’incontro si è concluso.

Vedi la composizione delle Commissioni dell’Unione Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Padova